LE FIGURE DEL SOLE
Precipitano le figure cantate dal sole,
nelle onde partite per il sacrificio del giorno.
Ansimano in quelle ore scomparse,
nell’inganno di un regalo senza niente.
E vedrai ci abitueremo alle desolate colline
con le scene impreparate degli sguardi:
alberi taciturni - vicino alle case a lutto -
con la saliva amara negli occhi,
e il vento sfatto nello spazio vicino.
Ma non s’attenua
la parola fiorita nelle graffiate fughe
ché ascolta il canto armonioso di mia nonna,
arpe e violini con vestiti da sera e diadema di rose.
E vedrai si rinnoverà un altro presente.
Me lo scriveva quel bacio antico
nel cortile cieco d’arrivi.
Si riunirà tutta l’orchestra
di migrate speranze.
E resteremo sulle preghiere della sera
a sciogliere il calcare dalle visioni finite
e ci rifugeremo nella prima corsa dell’alba,
nel nuovo spostamento delle cose.
Sarà il viaggio nuovo del sorriso schiacciato.
Sempre nasceranno nuove figure al sole.
Domenica CAPONITI