domenica 29 marzo 2015
LE FIGURE DEL SOLE
Precipitano le figure cantate dal sole,
nelle onde partite per il sacrificio del giorno.
Ansimano in quelle ore scomparse,
nell’inganno di un regalo senza niente.
E vedrai ci abitueremo alle desolate colline
con le scene impreparate degli sguardi:
alberi taciturni - vicino alle case a lutto -
con la saliva amara negli occhi,
e il vento sfatto nello spazio vicino.
Ma non s’attenua
la parola fiorita nelle graffiate fughe
ché ascolta il canto armonioso di mia nonna,
arpe e violini con vestiti da sera e diadema di rose.
E vedrai si rinnoverà un altro presente.
Me lo scriveva quel bacio antico
nel cortile cieco d’arrivi.
Si riunirà tutta l’orchestra
di migrate speranze.
E resteremo sulle preghiere della sera
a sciogliere il calcare dalle visioni finite
e ci rifugeremo nella prima corsa dell’alba,
nel nuovo spostamento delle cose.
Sarà il viaggio nuovo del sorriso schiacciato.
Sempre nasceranno nuove figure al sole.
Domenica CAPONITI
Iscriviti a:
Commenti (Atom)